Boschi, strade sterrate, cavalli e mucche al pascolo: questo sono stati gli ingredienti base del nostro Tour dell’Umbria. Un weekend autunnale alla scoperta della natura selvaggia tra Assisi e Spoleto.
Si comincia Venerdì 4/10 con ritrovo per tutti direttamente a Bevagna per briefing con gli equipaggi e cena in compagnia e presso la Cantina Dionigi di Bevagna. Location incantevole, tra botti e opere d’arte esposte in cantina ci siamo gustati degli ottimi piatti tipici Umbri e assaporato vini locali.
Il giorno seguente, colazione e partenza per il percorso off road con in nostri RAM. 30 km di sterrato tra boschi, nuvole e fango guidati dal nostro Roadmaster Emanuel che questi posti li conosce come le sue tasche. Prima tappa la vecchia chiesa abbandonata di san Vito, nel cuore della foresta. Il tempo di qualche foto al rudere e poi di nuovo in sella a cavalcare queste colline infinite. In cima al monte la foresta si apre e lascia spazio a grandi prati abitati da cavalli che scorrazzano liberi. L’occasione giusta per la sosta pranzo al sacco immersi nella natura con le nostre immancabili birre e panini.
Spoleto in linea d’aria dista ancora qualche chilometro, ma la strada sterrata è ancora lunga e tortuosa e sembra non finire mai !
Dopo un paio d’ore lasciamo lo sterrato ed entriamo in città. Un lunga passeggiata per il centro storico è l’ideale per sgranchirci un po le gambe e poi un caffè nella storica piazza del Duomo è d’obbligo.
Giornata fantastica, indimenticabile. Alla sera relax e cena presso l’agriturismo “Il Corbezzolo”. Di nuovo piatti tipici e vino locale chiudono questa giornata autunnale di RAM DIVISION.
Domenica mattina il tour continua verso Ancona, con tappa e visita alle grotte di Frasassi. Un vero spettacolo della natura nel cuore della montagna. Colonne e spade di calcare (in realtà si chiamano stalattiti e stalagmiti) che prendono sembianze umane: Dante, Babbo Natale, la strega … o qualche simbolo fallico per i più maliziosi.
Finiamo il tour con il solito pranzo al sacco offerto dalle nostre capienti cambuse RAM e poi via verso casa.
L’ultimo weekend di luglio ci ha portato nelle Alpi Cozie in val di Susa nel punto più alto in Europa raggiungibile con un veicolo a motore.
Iniziamo attaccando lo Jafferau un monte di 2.800 mt al quale si accede attraversando la galleria dei Saraceni, un budello buio di 1 km largo circa 2,5 mt e, dalla cima, scesi lungo le piste nere fino a Bardonecchia.
Non contenti abbiamo proceduto in direzione Sommeiller ma questa volta ha vinto lui, causa neve ci siamo fermati pochi metri sotto la cima, ma é stato fantastico ugualmente.
Molti hanno imparato ad usare il RAM con tutte le sue potenzialità .
3 giorni all’insegna del divertimento, della buona compagnia conditi da pause con sontuose grigliate.
Ore 9.00 Ritrovo dei teams alla stazione di servizio A13 monselice. Piove, ma dobbiamo equilibrare il carico con i bagagli e i viveri in eccesso sui RAM più scarichi. Qualcuno si sacrifica e comincia il trasbordo.
A bordo abbiamo viveri e bevande da far invidia al Gasoline di Jesolo: 10 casse di birra, 6 cartoni di Prosecco Valdobbiadene, 1 ettolitro di bottiglie d’acqua (che poi useremo solo per lavarci i denti), succhi, the e cocacola (per i poveri astemi), 3 sopresse, 4 salami, 3kg di mortadella, 2,5 kg di prosciutto di Parma, pizzette, patatine, tacos, pane, whisky, tequila e gin tonic… mancava solo la macchietta del caffè ! C’è tutto, si può partire.
Ore 13.30 tappa pranzo. Emanuel ci ospita nella sua cascina ad Assisi in mezzo agli ulivi per il pranzo al sacco. Piove a singhiozzo, ci tocca piazzarci sotto la tettoia. Finito il pranzo distribuiamo i gadget offerti dagli sponsor: maglietta e felpa personalizzate con il nome di ogni Team, adesivi di riconoscimento per l’auto e una GoPro per ogni mezzo per filmare i momenti più spettacolari del viaggio. Ora siamo un plotone pronto a scendere in battaglia alla conquista del Sahara. Il capitano (finora passeggero a bordo di TURTLE) prende possesso del suo “ mezzo speciale Mitsubishi Pajero TD , super attrezzato per i viaggi estremi.
Ore 15.00 Partiamo in colonna in direzione Civitavecchia, il tenente di vascello apre la colonna e pone il vessillo “INIZIO COLONNA” sul fianco del suo RAM. Siamo tutti in contatto con una radio Walki-Toki e il capitano di viaggio chiude la colonna col vessillo “FINE COLONNA” sul retro del mezzo speciale
Ore 17.30 Arrivo al porto di Civitavecchia dove ci aspetta la nave traghetto “CATANIA” per l’attraversata del mediterraneo con destinazione Tunisi. Il traghetto però è in ritardo… prevediamo che la cena prevista a bordo della nave venga annullata, decidiamo quindi di mettere mano alla cambusa e improvvisiamo un party a base di birra e prosecco con invidia di tutti gli altri viaggiatori che sostano attorno a noi in attesa di imbarco.
Ore 22.30 Finalmente ci si imbarca con 4 ore di ritardo sulla tabella di marcia. Ma non importa, confidiamo nel recupero durante la navigazione con le teorie assurde dei nostri teams: ci aiuterà il vento che soffia in poppa e la curvatura della terra in discesa (mah… sarà vero?)
25 APRILE – Giorno 2 – lo sbarco
Ore 00.30 Abbiamo preso posto sulle nostre cabine e finalmente la nave lascia il porto. A bordo sembra un barcone dei profughi… gente che bivacca dappertutto, al ristorante, nei corridoi addirittura sopra la dispensa del self service… sembra di essere nella nave di Caronte che ci conduce al girone dei dannati! Il mare è mosso per tutto il viaggio. Qualcuno svuota l’anima.
Ore 17.00 Finalmente tocchiamo terra. Un pò di formalità fantozziane con la dogana e poi finalmente siamo usciamo dal porto. Ad aspettarci troviamo Alessandro del team iTUNES , un amico “nostrano” che vive in Tunisia e che ci farà da guida in terra africana con la sua JEEP WRANGLER, altro mezzo speciale di supporto annesso al nostro Plotone di RAM. Da questo mento il Tenente di Vascello cede il vessillo “INIZIO COLONNA” e la JEEP WRANGLER diventa il Capitano di Rotta
Ore 20.00 Arrivo il Hotel SINDBAD di Hammamet. Tutto un altro ambiente rispetto al maleodorante traghetto; lusso e confort ci risollevano il morale. Lasciamo i bagagli in camera e partiamo per il ristorante LEON D’OR ad Hammamet. E’ il 25 Aprile – festa della repubblica di Venezia – , è il ristorante giusto per un’abbuffata di pesce.
26 APRILE – Giorno 3 – Le oasi di montagna
Ore 7.00 partenza per Touzeur, ci aspettano 500km di strada attraverso la tunisia in direzione sud-sud-ovest, vicino al confine con l’Algeria. Tappa rifornimento benzina, qui costa come il gas in Italia… una pacchia per i nostri Dodge!.
Ore 12.00 Durante il percorso attraversiamo diverse città e villaggi, al nostro passaggio i bambini ci salutano incantati a vedere i nostri bestioni rombanti. Lungo la strada vediamo numerose griglie fumanti che esalano un profumino invitante… ci viene fame e decidiamo di fare tappa in uno di loro. Specialità agnello al barbeque da noi battezzato a km 0 in quanto l’agnello che poi verrà servito, al momento dell’ordinazione sta ancora pascolando dietro il ristorante. 30 minuti dopo è pronto in tavola, bello fumante pronto per essere divorato con le mani da veri uomini duri!
Ore 15.00 Il paesaggio diventa sempre più desertico, i villaggi sono sempre più distanti l’uno dall’altro. Davanti a noi si apre una distesa di montagne rocciose che ricordano i film western americani. A bordo strada qualche traccia di vecchie piste. Abbiamo già fatto 400km, non resistiamo più e ci buttiamo in off-road per svegliare l’istinto animale delle nostre bestie.
Ore 17.00 arriviamo nel villaggio di Tamarza, piccolo villaggio sperduto nel deserto roccioso che sopravvive grazie alla sua oasi. Una guida locale ci offre di accompagnarci nel riisaliamo il fiume con i nostri mezzi sul fondo del canyon alla ricerca della fonte, palme di datteri ci fanno da cornice. Un posto magico, sopra di noi una parete verticale a strati alta 100mt Alla fine il canyon si restringe troppo e i nostri mezzi non riescono a proseguire. Andiamo a piedi, non pensavamo trovare acqua in questo deserto di roccia. In fondo il canyon si allarga creando un anfiteatro con una oasi di palme e una cascata di 20mt che la mantiene. Un vero spettacolo della natura.
Ore 20.00 arrivo all’hotel Ksar Rouge a Touzeur. Cena e sistemazione in camera. La temperature alla sera si abbassano, l’aria calda del deserto continua a soffiare ma comunque risulta fastidioso stare fuori, il tempo di un drink e poi tutti a letto… domani sarà un’altra avventura.
27 Aprile – giorno 4 – la duna della vergogna
Ci raccontano la leggenda di una duna di sabbia alta 30mt detta “duna della vergogna” ,dove tutti i fuoristrada salgono solo dal versante semplice e scendono in scivolata da quello ripido perché talmente ripido che nessun Toyota è mai riuscito a risalirla (una vergogna appunto per i Toyota). Accettiamo la sfida.
Ore 10.00 arriviamo sul posto e dopo un sopralluogo cominciamo a lanciare i nostri RAM su per la duna alla massima potenza. I RAM ce la fanno, la duna è conquistata. Però vogliamo di più e ci lanciamo a tutta velocità per un ottenere il salto. Parte la competizione per il salto più alto: RAM TRX, RAM SPORT, RAM 1500 tutti saltano al limite delle proprie resistenze fino a quando l’ultimo RAM decolla in un salto alla Bo &Luke di Hazzard ma atterra rovinosamente sulla sabbia rompendo il semiasse anteriore. Fine del gioco, comincia l’impresa di recupero che ci fermerà per 4 ore in mezzo al deserto.
Ore 14.00 Cambia il programma della giornata e la tappa a Timbaine salta dirottando la carovana in una tappa forzata a Douze.
28 Aprile – giorno 5 – deserto puro
Alla mattina cerchiamo di recuperare la tappa di Timbaine sacrificando l’ultima tappa del programma nell’oasi di Ksar Ghillan. C’è tempo anche per un escursione in quad, giusto per inpolverarsi un po di sabbia prima di lanciarci nelle dune del Sahara puro.
Ore 12.30 Recuperiamo la guida e partiamo. Dopo una decina di km abbandoniamo la strada per una pista di sabbia e dune. Il percorso si fa più irto con dune di sabbia che attraversano la pista e che bisogna scavalcare. Ma i nostri mezzi non fanno una piega, innestiamo il 4×4 e cavalchiamo queste onde di sabbia.
Il percorso sembra una distesa di mare in tempesta con dune alte a destra e a sinistra. Un paesaggio marziano fino all’orizzonte. In mezzo a questo mare di sabbia c’è comunque un bar beduino che offre ristoro e un buon thè nel deserto. Ne approfittiamo per un’ultimo controllo ai mezzi, i salti e le dune li stanno mettendo a dura prova e qualche rumore sinistro si avverte di tanto in quanto, ma nulla di grave. Si può continuare!.
Ore 18.30 abbiamo percorso ormai 20km in mezzo alle dune, ci siamo insabbiati qualche volta ma sempre usciti grazie all’aiuto del team. Finalmente dopo 5 ore di fuoristrada raggiungiamo l’accampamento di Timbaine: un piccolo accampamento di tende in mezzo al deserto dove ci stavano aspettando per la cena e per la sistemazione della notte.
Un fuoco, un pane cotto nella brace, un birra fresca recuperata dalle nostre cambuse e subito si crea un’atmosfera tra amici pronti a raccontarci gli incredibili posti visti durante la traversata. Un po di danza del ventre improvvisata dalle nostre Ladys e tutti in tenda per una buona dormita nel silenzio più assoluto del deserto.
29 Aprile – giorno 6 – ritorno al futuro!
Ore 7.00 Di mattina presto ci prepariamo per il ritorno. Una rinfrescata nel bagno a cielo aperto e una buona colazione e poi tutti di nuovo a bordo per l’ultima traversata.
Ore 10.30 Le dune sembrano non finire mai, orami sappiamo come domarle con i nostri RAM e il ritorno si fa più breve. Improvvisamente le dune si fanno da parte e una immensa distesa piatta di sabbia battuta si apre davanti a noi fino all’orizzonte. Via a tutto gas uno di fianco all’altro, dietro di noi un’immensa nuvola di polvere impenetrabile.
Il team Camel Toes si sfoga con un burnout sulla sabbia ma dimentica un particolare: abbiamo sgonfiato le gomme per favorire la presa nella sabbia ed il suo bournout diventa fatale per uno degli pneumatici che cede ed esce dal cerchione. Altro pit stop imprevisto, ma stavolta in 20 minuti abbiamo fatto il cambio ruota e si riparte.
Ore 12.30 Ritroviamo la strada asfaltata ed in breve tempo ritorniamo alla città di Douze. Pompe di benzina, supermercati e gente per la strada ci fa sentire come viaggiatori di ritorno da un altro pianeta.
Pausa pranzo con il nostro oramai consueto prosciutto birra e mortadella. Un breve check ai nostri mezzi e via subito in strada per il ritorno ad Hammamet.
Ore 18.00 arriviamo finalmente al nostro Hotel 5s dotato di tutti i confort. Una doccia rigenerante per ripulirci dai 3 giorni di sabbia e cena alla medina della città vecchia. Finisce l’avventura ma ci rimarrà il ricordo di un viaggio fantastico, ricco di emozioni e di esperienze.
30 Aprile – giorno 7 – l’ultimo viaggio
Mattinata libera a caccia di souvenir. Poi alle 14.00 partenza in direzione porto di Tunisi per l’imbarco nel traghetto verso Civitavecchia.
Il ritorno sul traghetto è uno strazio come l’andata. Poco male, oramai ci siamo abituati.
01 Maggio – giorno 8 – back Home
Ore 15.00 il traghetto approda a civitavecchia. Speravamo in una discesa veloce invece i controlli doganali sono ridotti e si crea una lunga coda di macchine in uscita dal traghetto. Scene da far west per passare la coda, tutti hanno fretta e nessun rispetto per le regole civili.
Poi finalmente verso le 17.00 riusciamo anche noi ad uscire. Un breve saluto al team e tutti verso casa… domani si torna alla normalità.
Vi presentiamo i nostri TEAMS:
ANGRY DROMEDARIES – Christian, Lisa e Saba – Capitano di viaggio – Mitsubishi Pajero Turbo Disel in fase di crescita… da grande sarà un RAM 2500 POWER WAGON CUMMINGS
DAKOTA BOYS – Oscar, Dayli, Santiago e Lucia – Tenente di vascello – RAM 1500 LIMITED my20
iTUNES – Alessandro, Ines, Edoardo e Sofie – Comandante di rotta – JEEP WRANGLER
PROCAR – Sebastjan, Monika e Neja – Meccanico – RAM 1500 SPORT my22
CAMEL TOES – Marco, Alberto, Denis – i fora de testa – RAM 1500 my08
TURTLE – Emanuele – il saggio – RAM 1500 LIMITED LONG BED my22
PRESTO CHE E’ TARDI – Giorgio, Lucio e Daniele – gli attrezzati di tutto – RAM 1500 my2012
I LEONI DEL DESERTO – Emanuel e Federica – la forza bruta – RAM TRX
HAPPY FAMILY – Filippo, Mariangela, Malika – i figli del mondo – RAM 1500 my12
Primo incontro dell’anno del Ram division per esplorare alcune zone poco battute del turismo di massa.
Ritrovo presso Mc Donalds di Desenzano e incontro con un altro raduno di un mito americano delle 2 ruote un gruppo Harley Davidson di Brescia che per fortuna facevano un altro itinerario.
Partenza per un trasferimento veloce per raggiungere il lago d’Idro nostra prima tappa di questa esperienza, solo asfalto ma con tante belle curve
Riempiamo per intero il lungo lago di Lemprato dove facciamo le foto di rito con i ns bei mezzi in parata con sfondo del lago, tra lo stupore dei locali e dei pochi turisti presenti .
Ora si inizia la salita e le curve che ci porteranno alla scoperta del lago di Valvestino: un bacino artificialedi rara suggestione, con colpi d’occhio che ricordano i più bei fiordi norvegesi. Si trova lungo la strada che collega il Lago d’Idro con il Lago di Garda ed è regolato dalla Diga di Ponte Cola costruita sul torrente Toscolano. Quando il livello dell’acqua si abbassa, il Lago di Valvestino lascia riemergere resti di antiche mura, che raccontano una storia secolare. Si tratta della Dogana di Lignago! Oggi ne rimane solo lo scheletro, ma la sua storia è davvero curiosa! La Valvestino, durante la dominazione dell’Impero Austro-Ungarico e fino alla Prima guerra mondiale, ha rappresentato uno snodo cruciale per il passaggio di uomini, merci e carbone vegetale. In particolare, nella località di Lignano passavano ogni giorno moltissime persone e proprio qui fu costruita la Dogana, in modo da controllare l’entrata e l’uscita delle merci verso il confine.
Con l’annessione alla provincia di Trento, e poi a quella di Brescia negli anni Trenta, la dogana venne dismessa e rimase sommersa dalle acque del lago artificiale. Oggi però, nei periodi di secca riaffiora, mostrandosi in tutta la sua bellezza. Purtroppo però noi lo abbiamo passato durante un momento di piena.
Dimenticavo: poteva mancare un passo? Certo che no. Passiamo quindi per il passo di San Rocco a quota 1000 mt Qui immancabile sosta per ammirare i magnifici scorci e poi si riparte per la discesa che, con i “piccoli Ram “ non è certamente una passeggiata.
Fortunatamente , per essere domenica, il traffico su questo tratto di strada stretta e tortuosa a strapiombo sul lago è poco trafficata .Questo ci permette di godere a pieno della agilità e della potenza del Ram sulle curve strette che incontriamo sul ns cammino.
La discesa sempre sulla SP 9 è piena di emozionanti scorci che ci fanno intravedere dall’alto la bellezza del terzo lagodel nostro tour: il lago di Garda
Dalle numerose terrazze panoramiche che incontriamo possiamo godere di ampi panorami che spaziano fino ai monti Lessini ovvero i monti che sorgono alle spalle della sponda veronese del lago di Garda .
La discesa verso Gargnano mette a dura prova, visto la massa del mezzo, i freni dei Ram ma fortuna che arriviamo in fretta sulla trafficatissima gardesana occidentale .
La destinazione prevista per il pranzo è uno splendido agriturismo….. con vista sul lago
Per la gioia di tutti ci aspetta una sosta rigenerante e un pranzo tipico locale…
Ora a dura prova non sono i nostri mezzi ma le nostre mascelle che alla fine saranno stanche e sazie per le specialità che il simpatico proprietario ci ha fatto assaggiare .
Al termine del pranzo si riprende la super trafficata gardesana occidentale per far rientro ogni uno alla propria residenza.
Tutto nasce da un sogno del nostro Presidente che da anni sperava di poter attraversare con il proprio mezzo il deserto e che si concretizza con l’ingresso in Associazione di un nuovo socio che lui, il deserto con il Ram, lo aveva fatto!
Il nostro presidente lo conosciamo bene, e sicuramente il primo pensiero è stato di pura invidia e il secondo di organizzare subito il viaggio.
Siamo andati a chiedere ai diretti interessati, Chrystian e Oscar, ed ecco la loro risposta:
Abbiamo portato il nostro RAM nei sentieri delle dolomiti, lo abbiamo portato a 3000mt di quota nel Colle del Sommeiller, nelle impervie cave di marmo del Corchia, abbiamo guadato fiumi, attraversato boschi e mulattiere delle colline Umbre, ci mancava portarlo nell’ambiente più difficile del mondo: il deserto del Sahara.
Ecco perché quest’anno abbiamo organizzato il DOLOMITI TOUR – SAHARA EDITION, un viaggio affascinante ricco di avventura, natura e divertimento con un pizzico di adrenalina che ce lo farà ricordare per tutta la vita. Con i nostri RAM vogliamo scalare le dune sabbiose del deserto più grande del mondo, attraversare gli antichi laghi di sale prosciugati dal caldo, farsi ammaliare dai miraggi lontani di oasi sperdute ai confini del mondo. Ma il nostro non sarà solo un viaggio, sarà anche passione e amicizia; vogliamo provare il brivido delle fredde notti desertiche seduti tutti assieme davanti ad un fuoco improvvisato a raccontarci le nostre avventure e poi finire la giornata a dormire sotto una coperta di stelle. Questo è il nostro mondo, questo è il nostro spirito, questo è RAM DIVISION.